martedì 24 luglio 2001

Boi-bumbà



Il festival folcloristico di Parintins


Parintins è una cittadina di circa 50.000 abitanti nel cuore dell’Amazzonia, la maggiore foresta pluviale equatoriale del mondo. Si trova ad una distanza di circa 420 Km da Manaus, la Capitale dello stato di Amazonas nel Brasile, ai bordi del Rio delle Amazzoni. La città è raggiungibile per via fluviale partendo da Belem (sulla costa atlantica), da Manaus o da Santarem oppure per via aerea sempre partendo dalle città di Manaus o di Belem. Parintins è circondata dalla foresta principalmente di terra ferma e da regioni di foresta inondata durante il periodo delle grandi piogge (da novembre a maggio).


In giugno, finito il periodo delle grandi piogge, la vita della foresta riprende rigogliosissima ed è il periodo in cui si effettuano le grandi feste dopo il carnevale. E’ questo il periodo in cui si effettua il maggior festival folcloristico del nord-est del Brasile che culmina nei giorni 28, 29 e 30 nella rappresentazione di due associazioni culturali: il BOI GARANTIDO ed il BOI CAPRICHOSO. La manifestazione si svolge in uno stadio, appositamente costruito con un’architettura che ricorda la faccia di un bue, che prende il nome di BUMBODROMO. Il festival, rappresentato la prima volta nel 1964, trae origini da un’allegoria, il Boi-bumbà nato nel Marañao come Bumba-Meu-Boi che deride l’invasione dei francesi al tempo di re Francesco I di Francia e Caterina de Medici. La tradizione parla di un colono, a nome appunto Fracisco, che uccide il miglior bue della fazenda in cui lavora per prelevarne la lingua di cui sua moglie Catarina (Caterina de Medici), partoriente, ne era ghiotta. Il padrone della fazenda scopre il fatto e fa ricercare Francisco. Ma gli indios avevano nascosto Francisco e chiamato il prete ed il medico per far resuscitare il bue e rendere a Francisco nuovamente la sua libertà. Ma né il dottore, né il prete sapranno ridare al bue la vita e solo l’intervento del Pajé, lo sciamano del villaggio, saprà rifar battere il cuore del bue e restituire così la libertà a Francisco. L’allegoria risulta evidente. Oggi, nel festival di Parintins, la storia di Francisco e Catarina, visti più che altro come negri sciocchi, viene posta in secondo piano e viene interpretata come un momento comico mentre vengono soprattutto poste in risalto la cultura e le tradizioni dell’Amazzonia.


Come precedentemente detto due associazioni culturali che rappresentano due gruppi di mandriani, il GARANTIDO di colore rosso ed il CAPRICHOSO di colore azzurro si contendono il titolo di Boi-bumbà a suon di musica e di rappresentazioni di cultura amazzonica di sorprendente bellezza. La vittoria nel 1998 venne attribuita al CAPRICHOSO mentre nel 1997 fu il GARANTIDO a vincere. Ogni giorno, durante il periodo della disputa sia il BOI GARANTIDO che il BOI CAPRICHOSO rappresentano una serie di item alla quale i giudici danno un punteggio. La parte culminante e più affascinante del festival è rappresentata dal RITUAL quando le tribù indio, vestite di penne di ara e di altri uccelli della foresta entrano nello stadio. Lo spettacolo è veramente affascinante. I colori degli addobbi di cui le tribù si adornano sono sgargianti e gli accostamenti di stupefacente bellezza. L’aria si riempie di emozione e nessuno può rimanere insensibile a tanta bellezza. Tutto il pubblico sugli spalti danza e canta al suono della musica che accompagna lo spettacolo. L’illuminazione del bumbodromo (lo stadio) viene normalmente attenuata e le opposte tifoserie (la galera), disposte omogeneamente sui lati dello stadio vengono invitate ad accendere candele e lumini ed a dondolare (balançar) a suon di musica od al comando del presentatore. Fuochi d’artificio ed effetti speciali fanno risaltare ulteriormente la scenografia. I turisti e coloro che non hanno lo spirito brasiliano della danza e dell’allegria rimangono letteralmente a bocca aperta completamente estasiati. La figura centrale del Ritual è rappresentata dallo sciamano del villaggio. La sua funzione nella scenografia è quella di ridare la vita al bue e trovare l’equilibrio per la vita nella foresta.




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Nella realtà amazzonica il Pajé è ancor oggi una specie di medico e lider religioso tra le tribù indio. E’ lui che cura i mali del corpo e dell’anima degli indios. Le sue funzioni sono interpretare i sogni, difendere la tribù dagli spiriti malefici, indicare i luoghi ove la caccia e la pesca sono abbondanti, facilitare i parti, proteggere le persone ed i luoghi ove la tribù dimora e curare i mali. La sua arte è magia e scienza empirica ed i suoi rituali sono basati su pratica di fisiologia e patologia. Conosce molte erbe medicinali ed allucinogene ed è generalmente uno dei membri più anziani e sapienti del villaggio. Lo stesso potere che egli usa per curare i mali lo può anche impiegare per procurare malattie o fare del male portandolo ad essere molto temuto dalla tribù. Nel rituale il Pajé usa penne di ara e il maracà, tipico strumento della tribù Tupi, formato da un bastone di legno con una pallina infilata nella punta, che agita durante il ritual. Gli Yanomami (tribù indio con rarissimi contatti con la nostra civiltà) utilizzano un bastoncino (paricá) cavo lungo circa 50 cm nel quale immettono l’allucinogeno. Uno dei lati viene posto nella narice del pajé e dall’altro lato un indio soffia con forza. Le tribù del nord del Brasile credono che alcuni spiriti fantastici scendano dal cielo con una corda per curare le malattie. Questi spiriti, secondo la tradizione india sono lo Jacaretinga, la Madre del Lago, il Grande Serpente ed altri. La mitologia amazzonica è molto popolata da figure di animali e spiriti fantastici. La danza del Pajé rappresenta il contatto con questi spiriti.

La tribù Kamayurá, che vive lungo le sponde del Rio Xingu, affluente del Rio delle Amazzoni, usa il Ritual Kuarup, una specie di lotta. Maroaga è il potente e poderoso vincitore.


Un’altra figura molto importante nella rappresentazione è la Cuña-Poranga, la ragazza più bella della tribù, tutta addobbata in stupende piume di ara e di pavone. La sua danza è molto sensuale. Assieme alla Porta Estandarte (ragazza porta stendardo) ed alla Rainha do Folclore (regina del folclore) è forse l’elemento più affascinante dell’intero festival. I loro vestimenti di penne coloratissime sono indubbiamente i più ricchi e la loro bellezza è da far rimanere senza fiato.


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La Vaquerada, una rappresentazione del lavoro dei mandriani nella fazenda, accompagna sempre l’inizio e la fine di ogni rappresentazione. Sono i cow-boy del Brasile che a dispetto dei colleghi americani al posto delle pistole e dei lacci usavano la musica e le lance con in punta un cuore (per il Garantito) ed una stella per il Caprichoso, addobbate con delle lunghe strisce colorate e guarnite da piccoli dischetti di metallo che emettono suoni ritmici al passo della cavalcata.

Altro elemento importante nell’attribuzione dei punti per la vittoria sono le Tuchàuas. E’ molto difficile spiegare per noi cosa siano ma si possono descrivere molto approssimativamente come degli stupendi baldacchini che vestono una persona. Questi baldacchini, che raffigurano allegorie delle leggende dell’Amazzonia, possono raggiungere dimensioni considerevoli fino a 4 metri sia in altezza che in larghezza e raggiungere anche i 50 Kg di peso. Le più belle sono generalmente portate dal capo tribù. L’immagine qui a fianco descrive appunto una di queste tucháuas.) Il volto in basso é quello del portatore, sopra il suo volto l’immagine di una ballerina ed a destra del volto (per chi guarda) l’allegoria di un boto rosa (delfino rosa) tipico del Rio delle Amazzoni che vive nelle sue acque in prossimità di Manaus. Intorno a questi girano i motivi della foresta.


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La Sinhazinha da Fazenda è la figlia del proprietario della fazenda.

E’ il ricordo dei tempi d’oro dell’Amazzonia tra la fine dell’800 ed i primi decenni del ‘900 quando i seringueiros raccoglievano la gomma e la esportavano in tutto il mondo. La Sinhazinha da Fazenda si vestiva con sontuosi abiti comprati a Parigi ispirati alla Belle-Époque e studiava nei migliori college europei o a Manaus. E’ il periodo in cui la città conosce un’espansione ed una ricchezza straordinaria. Nasce il famosissimo Teatro Amazonas, patrimonio UNESCO, inaugurato il 31 de dicembre 1896 con una rappresentazione della Compagnia Lirica Italiana e decorato nelle sue parti più lussuose dall’artista italiano Domenico de Angelis. Nascono il Palazzo del Governo, il porto fluttuante per sopperire all’innalzamento delle acque del Rio delle Amazzoni durante il periodo delle piogge, unico al mondo come dimensioni, ed altre opere di straordinaria bellezza, concepiti e costruiti con materiali importati dall’Europa.

La Marujada de Guera è un gruppo di raffiguranti del Boi Caprichoso che si dispone al lato dello stadio per incitare e ritmare con il suono di semplici strumenti le varie rappresentazioni. Al lato opposto dello stadio si dispone invece la Batucada che ritma con i tamburi le rappresentazioni del Garantido. Mentre la galera (tifoseria) incita il proprio gruppo il contrario (la tifoseria opposta) rimane in silenzio.


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Come poi non parlare delle Allegorie, imponenti costruzioni di animali, mostri dell’immaginario e delle leggende della foresta che spesso occupano gran parte dello stadio con effetti stupendi. Sono le allegorie delle leggende e delle credenze delle tribù indigene. La musica pervade poi tutto lo stadio e tutti danzano e si divertono. Non ho alcun dubbio nell’affermare che lo spettacolo è qualcosa di veramente unico e ineguagliabile. Sono disponibili delle cassette video che ritraggono i momenti salienti del festival e meritano di essere viste.

Infine alcuni dati che possono rendere idea del lavoro eseguito nel 1998. Per il solo Garantido furono impiegati tra l’altro: 600 Kg di penna d’oca e di ara, 80 mila penne di pavone e 100 tonnellate di ferro.




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Vocabolario dei termini impiegati nel festival



amo do boi Il capo dei mandriani; rappresenta il padrone della fazenda
bailado passo di danza indio
batucada musci che ritmano le rappresentazioni del Garantito e che si pongono ai lati dello stadio
beja-flor colibrí
boi-bumbá festa che si tiene in diversi luoghi del nord del Brasile
Boto delfino
brincante qualsiasi persona che anima il festival
brincar giocare
brincadeira gioco
Cananciuê lingua india il Dio creatore della Terra
caboclo persona con genitori di origine sia india che bianca
capacete vedi tuxauas o tuchauas
contrário termine dato alla tifoseria contraria
cunhãmembira lingua india figlia
cunhã poranga lingua india la ragazza più bella del villaggio
cunhãpuiara lingua india Amazzone, donna guerriera
eicobe cheramoim goé, goé lingua india un saluto ai defunti
figura personaggio del boi-bumba come Francisco o Catarina
galera insieme di persone, la tifoseria
gingado passo base di danza 2 passi a destra e due a sinistra
guaranà frutto amazzonico con poteri energizzanti e lievemente afrodisiaci. Conosciuto anche da noi come rinvigorente
haira anga lingua india spirito della foresta
igarapé piccolo rio
Yara figura mitica, sirena delle acque che incanta gli indios portandoli con se nel profondo del lago o del fiume
Kamayurá lingua india tribù india
Kuarup lingua india ritual della lotta della tribù india Kamayurá
Mapinguari essere mitico della foresta che puniva chi distruggeva la foresta e chi cacciava per motivi diversi dal procurarsi il cibo.
marujada de guerra musici che ritmano le rappresentazioni del Caprichoso e che si pongono ai lati dello stadio
morena bonita bella ragazza con pelle scura e lunghi capelli neri
murema lingua india piccola cascata sacra per la tribù Kamayurá
pajé sciamano della tribù
porta estandarte Porta stendardo - ragazza molto bella e riccamente addobbata di piume di ara e pavone che porta gli stendardi
rainha do folclore Regina del folclore - ragazza molto bella e riccamente addobbata
ritual insieme di danze frenetiche guidate dal Pajé con fuochi d’artificio ed effetti speciali per evocare gli spiriti della foresta e delle persone morte a protezione e cura della gente del villaggio.
Sinhazinha da Fazenda la figlia del padrone della fazenda
tamará lingua india oppure Onça pintada in portoghese = giaguaro
tamurá lingua india oppure tambor in portoghese = tamburo
tatawa-pã lingua india danza del fuoco
toada musica
tucandeira formica di 2 – 2,5 cm di lunghezza usata nei riti di iniziazione maschile. Provoca punture dolorosissime
tuxauas lingua india vestito particolare del capo tribù (vedi articolo)

vaquejada ou vaqueirada danza di 40 figuranti guardiani della mandria
Vitoria-regia fiore molto bello con una foglia circolare molto grande che ricopre spesso i rii
Xipuara lingua india danza guerriera di alcune tribù
Yaci lingua india Dio luna
Yauaretê lingua india villaggio indio



Tribù indio presenti normalmente durante il festival

Akwáwa, Anambé, Apurinã, Aruá, Atroari, Caeté, Carajá, Gavião, Guaató, Guarani, Juruna, Kayapó, Karajá, Karitiana, Katawixí, Kaxararí, Kaxinawá, Kayabi, Kayapó, Krenaki, Macuxi, Mandurukus, Mawé, Murá, Paumarí, Pareci, Tupinambá.

Infine consiglio di fare una visita al sito Internet http://www.parintins.com. Questo è il sito principale per capire il festival, un po’ di cultura dell’Amazzonia, la loro musica, le leggende ed altre cose interessanti. Il sito viene spesso aggiornato con gli ultimi eventi, merita veramente di essere visitato.

Riferimenti

Informazioni e fotografie desunte per gentile concessione dai seguenti siti Internet:

http://www.parintins.com/

http://www.zfnet.com/manaus/

http://titorosemberg.com/reportagens/parintin/naveter3.htm

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