martedì 10 luglio 2001

Jorge Ben Jor


Jorge Ben Jor è certamente uno fra gli artisti brasiliani più dinamico” a livello internazionale.
Ella Fitzgerald, Dizzy Gillespie, Julio Iglesias, Sergio Mendes e David Byrne sono alcuni nomi, fra quelli più conosciuti, ad aver cantato le sue canzoni.
Nato musicalmente negli anni ’70, nella sua trentennale carriera ha vissuto vari periodi di riscoperta da parte del mondo giovanile che da sempre apprezza le sue canzoni sempreverdi come “Fio Maravilha” e “Pais Tropical”.

L'operazione che Jorge ben ha fatto con la musica brasiliana può paragonarsi al lavoro che James Brown ha fatto negli Stati Uniti con il funk. La sua musica nasce direttamente dagli echi del samba di Rio mescolati con chitarre elettriche di matrice funk e, soprattutto, ad arrangiamenti con poderosi fiati che richiamano elementi jazz.


In Jorge Ben Jor samba, funk e jazz sono stati metabolizzati e rivissuti in modo assolutamente originale, tanto da coniare un linguaggio nuovo e personale che nel corso della sua trentennale carriera è diventato un modo di fare musica che ha influenzato tutto il panorama brasiliano. ?Il suono che propongo ? spiega Jorge Ben al termine dell?esibizione - deriva dalle mie radici, che in qualche modo hanno incontrato gli stilemi di altre culture. Non so quale sia, in tutto questo, il vero punto di contatto tra la mia tradizione ed il funk, o il rock. Posso dire solo quello che sono: uno nato a Rio con la passione per la musica che ha imparato a suonare la chitarra cercando un punto in comune tra diverse culture musicali?.

Sono numerosissime le collaborazioni che Jorge Ben ha avuto con altri artisti, per esempio con il maestro Joao Gilberto. Di lui, l?autore di Pais Tropical, racconta: ?Un vero mito, una meraviglia, la prima volta che l?ho ascoltato avevo circa 16 anni, me ne innamorai subito. Il suo modo di suonare la chitarra, la lievità con cui sfiora le corde, il tocco sulla tastiera, è grandioso?. E se si parla di Joao ogni musicista brasiliano ha qualcosa da raccontare, un aneddoto, o una piccola storia, come quella che Jorge Ben racconta con gli occhi carichi d?emozione di chi ha fatto un giro nel suo passato. ?A Rio, le radio che passavano musica erano molte, ma ce n?era una in particolare che dopo la mezzanotte faceva ascoltare i dischi di Joao. Ero un ragazzo allora, e ricordo che con i miei amici ci sedevamo a cavalcioni sui divani, ed ascoltavamo in silenzio. All?improvviso c'era sempre uno di noi che diceva 'Ragazzi, domani c?è la scuola', ma noi ci guardavamo in viso e dicevamo 'Ok, ma per Joao possiamo fare uno strappo alla regola'?.

Intanto, mentre Jorge parla della sua terra entrano numerosi fan, ognuno con una foto, una cartolina da farsi autografare. Lui sorride, abbraccia tutti, poi spiega il successo di Buena Vista e della musica latina nel nostro paese. ?Noi, gente di cultura latina, siamo persone calde, cariche di vita e d?allegria, il successo della nostra musica deriva dal fatto che quello che suoniamo scaccia le tristezze, e lascia spazio alla spensieratezza. Riguardo a Buena Vista Social Club, posso dire che è un disco meraviglioso, carico di emozioni che raccontano perfettamente la cultura, la storia e la canzone della tradizione cubana?.

Arrivano manager e produttori, la notte se n'è andata, sono ormai quasi le due del mattino, ma Jorge Ben ha ancora voglia di aggiungere una cosa: ?In Brasile vanno forte le donne. Provate ad ascoltare la voce calda e possente di Marisa Monte, o quella bellissima e profonda di Anna Carolina. Sono sicuro che queste artiste faranno presto parlare di loro?.

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