lunedì 15 ottobre 2001

Reggaeton

Il reggaeton non è altro che un mix di rap e reggae. Il reggae è nato in Jamaica negli anni ’70 e con il passare del tempo si è fuso con altri ritmi. Panama è stato il primo paese dove si è cantato “reggae” in spagnolo con “Chico man” nel 1985, mentre Portorico è stato il primo luogo dove si è cantato “Rap” in spagnolo con “Vico C”, nello stesso anno.
Con il passare del tempo, i panamensi continuarono a cantare canzoni jamaicane conservando le stesse melodie e formato musicale, ma con testi differenti, mentre a Porto Rico andava di moda il rap sul modello Stati Uniti, canzoni originali e con testi in spagnolo

Artisti come Pacho Pan, Nando Boom, Gringo Man, El General y La Atrevida iniziarono a farsi conoscere nei Paesi dell’America Latina e in USA. Nel frattempo, a Portorico stava affermandosi “Vico C” con il rap in spagnolo e un mix di rap e merengue, il cosiddetto “merengue house”. Vico C registrò uno dei primi reggae boricuas “Bomba para afincar”. A quel tempo, a Porto Rico, non era ancora entrato il reggae.

Dal 1990 al ’95 Panama conserva il formato del reggae jamaicano. A Portorico tra il 1992 e il ’93 si cominciano a sentire le vivaci canzoni degli artisti jamaicani Cutty Ranks, Shabba Rank”, Michigan y Smiley, atrraverso cui si introduce il reggae panamense nell’isola boricua.

Si iniziano così a ascoltare canzoni come “El denbow” interpretata da Nando Boom, “Pantalòn caliente” di Pacho Pan, “Dulce” della Atrevida e tutti i successi internazionali di “Gringo Man”ed “El General”.

Nel 1993-1994 le cose iniziano a cambiare, i giovani che erano cresciuti con il rap della vecchia scuola. come Vico C, cominciano ad ascoltare le versioni strumentali di canzoni conosciute del rap americano attuali a quell’epoca e di reggae jamaicano.

Alla fine del 1994 nascono le prime due produzioni di reggae/rap in spagnolo “The Noise” e “Playero 37”, queste canzoni parlavano della violenza nelle strade. Portorico seguì l’idea di Panama, cantando canzoni reggae in inglese ma con alcune parole in spagnolo, fenomeno che si ritroverà anche nel rap.

Da quel momento, il reggae non fu più lo stesso, perché i gruppi iniziarono a mescolare i ritmi. A Panama nacque un modo di cantare, diverso da quello di Porto Rico, poiché i contenuti erano privi di doppi sensi. Panamensi e Portoricani iniziarono a dividersi le scene, ma non durò molto, infatti nel 1998 sparisce la presenza portoricana a Panama.



Portorico continuava a diffondere questo ritmo così contagioso, si affermavano così alcuni artisti come: Don Omar, Ivy Queen, Hector y Tito, Daddy Yankee. Così il reggaeton continuò ad accrescere la sua popolarità e si esportò in tutti i Paesi dell’America Latina conquistando gli applausi del pubblico statunitense.

Oggi il reggaeton è un genere musicale che trionfa in molti Paesi come: Venezuela, Colombia, Messico, Argentina, Spagna, Repubblica Domenicana, USA, Porto Rico e Cuba. Per un pò il reggaeton è stato un genere clandestino. La commercializzazione a dato adito alle famose “tiraderas” (guerra musicale, attacco verbale in forma di musica) che, in sostanza, consistono nelle tipiche “guerre liriche” tra Dj. Il che ha creato delle vere e proprie faide. Ogni Dj ha il suo proprio “corillo” (un gruppo di persone, di amici, di gente che sta sempre insieme e che li segue). In questa atmosfera, tra il 1997 e il 2000 reggaeton perde vitalità, finché tutti i “corillos” si trovano un accordo, permettendo di riavvicinare molti artisti e, al reggaeton, di riprendere vitalità.

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