mercoledì 11 luglio 2001

La musica della Colombia




La musica della Colombia



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>La Sonora Dinamita




Per meglio comprendere lo sviluppo musicale della Colombia è importante conoscere le condizioni
sociali nelle quali è venuta formandosi la complessa storia musicale che ebbe inizio dalla fusione della cultura aborigena con quella spagnola ed africana.
La costa atlantica fu la prima ad essere colonizzata e di conseguenza fu la prima a conoscere l'esperienza della fusione delle varie influenze musicali.
Città come Cartagena, Valledupar, Rioacha e Santa Marta influenzarono con il tessuto musicale religioso appartenente alla cultura spagnola la cultura tribale dei balli popolari africani e degli indios dando origine poi alla Cumbia ed al Vallenato.





La Cumbia
La musica dei "Gaiteros" è autoctona della costa caraibica della Colombia ed è la forma originale e tradizionale della Cumbia che sin dai tempi di Simon Bolivar si suonava usando solamente strumenti percussivi di origine africana. Un gruppo che mantiene ancora le tradizioni antiche, preservandone anche gli strumenti è Los Gaiteros de San Jacinto.
Oggi la Cumbia orchestrata è la Cumbia moderna che si ascolta in quasi tutta l'America Latina ed è suonata da vere e proprie orchestre, mantiene un ritmo molto ballabile e si incontra in moltissimi clubs dell'america latina. La Cumbia è la tipica musica da ballo esportata in tutto il mondo dai Colombiani e moltissimi interpreti di queste musiche sono diventati anche ottimi esecutori e compositori di Salsa sull'onda del grande rilancio della musica latinoamericana.


Il Vallenato
È nato nella zona di Valledupar dove si unirono strumenti percussivi del tipo "caja e guacharaca" che servivano da tappeto musicale di base per la narrazione delle storie legate alle vicende dei "campesinos".Oggi rappresenta una rinnovata realtà musicale che sta nuovamente uscendo alla ribalta

La musica delle Ande
Le feste religiose del Natale ed i pellegrinaggi ai santuari della Vergine (Chiquinquira,Chinavita) servirono per unire già nel secolo XVII le tradizioni popolari indigene a quelle dei conquistadores.
Naquero così alcuni stili musicali come il Torbellino, i canti della Guaina e molte danze figurate.

Il Bambuco
Molti balli popolari dell'andalusia come il fandango ed il bolero si estesero anche nella tradizione colombiana dove ben presto furono creati degli adattamenti agli stili spagnoli.
Naquero così il fandaquillos criollos e il capituco che intorno al XIX secolo grazie ancora una volta all'apporto indigeno ed africano che si estendevano nelle regioni di Antioquia e Cauca, furono la base del moderno bambuco.

Il Vals ed il Pasillo andino
L'europa del valzer del XIX contagiò anche l'america latina , in particolare grazie alla sensibilità di alcuni autori colombiani il tipico ballo viennese si trasformò nel "vals del pais" o nel "colombiano".
Oggi nelle piazze pubbliche si balla il valzer "pasillo fiestero" solitamente suonato dalle bande musicali.

La musica degli altipiani orientali
Anche qui le popolazioni native locali subirono l'influenza della musica popolare religiosa spagnola in particolare da quella che fu introdotta dalle comunità di gesuiti.
Gli strumenti a corda come le arpe, i violini e le chitarre si unirono alle "carracas ed alle maracas" dando origine alla popolare zambumbia.

La Colombia è sempre più presente nel grande panorama musicale sia per la qualità delle canzoni sia per i grandi interpreti e musicisti che ogni anno sfornano hits internazionali, tra i gruppi che appartengono a questo straordinario paese ricordiamo Guayacan, Niche (oggi il più popolare), la Sonora Dinamita assieme agli artisti come Carlos Vives che suona il Vallenato ed ora è una specie di simbolo, una autentica star musicale; Shakjra lanciata nel firmamento musicale dai boss della Sony Music.
Salsa e Cumbia si ascoltano in tutte le città colombiane che spesso organizzano per i turisti veri e propri tour nelle maggiori sale da ballo attraverso l'uso di autobus coloratissimi (Chive) che molto spesso hanno una propria orchestra ritmica all'interno.

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